Clubhouse è una piattaforma social basata sulla comunicazione vocale, che stata lanciata ormai un anno fa da Paul Davison e Rohan Seth.
È all’inizio del 2021 che ha raggiunto la massima popolarità grazie al suo concept innovativo.
L’esclusività e il principio di scarsità.
Il nuovo social network si basa sul principio di scarsità che consiste nell’attribuire un valore più alto ad un oggetto o ad un’opportunità rari.
Pensate al periodo in cui erano stati messi sul mercato i Nutella Biscuits: più pareva che fossero introvabili e più le persone desideravano acquistarli.
In molti punti vendita era stato anche imposto un numero massimo di pezzi acquistabili a persona.
Credete davvero che fosse a causa di un limite di produzione o che ci fosse dietro un’operazione di Marketing?
Clubhouse si basa sul medesimo principio: solo chi ha compiuto 18 anni e ha un iPhone può scaricare l’applicazione e solo chi riceve un invito può utilizzarla.
È così che è iniziata una vera e propria caccia all’invito, tutti vogliono farne parte perché è uno spazio esclusivo e chi è dentro l’app non perde occasione per raccontarlo agli amici, facendo pubblicità gratuita a Clubhouse.
Principio di diversificazione e di qualità
Cos’ha Clubhouse che gli altri social non hanno?
Nulla. Anzi, ha anche meno: niente foto, video e post.
Ci sono solo delle stanze che possono ospitare un massimo di 5000 spettatori, anzi, ascoltatori.
Tutto infatti è basato sulla comunicazione verbale e per il principio di qualità, la maggior parte delle room sono create da esperti di diversi settori.
In queste stanze, dove chiunque può accedervi, si tengono vere e proprie conferenze su diversi temi di attualità e non solo. Proprio per questo è diventato il social preferito dai giornalisti e dai politici. Le notizie ormai passano prima da Clubhouse e poi vengono diffuse.
Ti sei perso una conferenza o un dibattito?
Non potrai recuperarlo, perché è un social sincrono e se perdi una room, non puoi più recuperare i contenuti.
Clubhouse sta già cadendo nel dimenticatoio?
Oggi Clubhouse sembra però risentire un po’ dei limiti imposti, l’hype sembra cedere rispetto ai dati di inizio febbraio. Le statistiche di Google Trends sembrano infatti indicare una minore attenzione verso la giovane piattaforma.
Inoltre, secondo SensorTower pare ci siano più recensioni negative che positive su Clubhouse.
Insomma, come andrà a finire?
Tra un anno ne staremo ancora parlando o sarà già un vecchio ricordo?